L'unico modo per fare un buon lavoro è amarlo 

Le prime avvisaglie si erano già avute quando ero nel grembo materno, un luogo angusto, stretto, e con poca disponibilità di cibo, senza avere la libertà di potermi muovere come volevo, in quello che avrei voluto fare.

Ecco arrivare il giorno della nascita, mia madre che spinge sugli addominali il più forte possibile, la dilatazione adeguata ed io indeciso se continuare a frequentare quei luoghi o cambiare abitazione.

Alla fine, la natura vince, quando decide qualcosa noi siamo sempre impotenti, e subito devono pesarti come fossi un animale dei mercati, appena acquistato: Giovanna il bambino è 5,8 kg ed è nato con la Camicia della Fortuna, ma l’ignoranza la spinge a cancellare questo dettaglio, a non farlo sapere a nessuno, dopo tutto è una ragazza di diciassette anni, ma che poi risulterà determinante per tutta le cose che accadranno nella mia vita.

Sembrava fosse felice, anzi forse lo era, ma la sua manifestazione venne subito spenta dall’arrivo di mio padre che sorridente le disse: volevi il maschio, questo ti porterà alla tua rovina.

Parenti ed amici accorsi e vedere l’agnello sacrificale che piangeva a dirotto ed il medico prescriveva camomilla sicuro che fossero delle coliche addominali post-nascita.

L’ingegno della nonna non tardò ad arrivare, ma quale camomilla e camomilla, il bambino ha fame, ed in faccia ad ogni aspettativa arrivò un biberon pieno di latte, quattro razioni, che finirono subito e placarono la mia ira, malgrado la mamma avesse una quinta di seno, ma non mi aiutava per potermi allattare, e da qui grandi attenzioni nel futuro verso le donne con i seni grandi, sperando che qualcuna un giorno mi avesse potuto regalare nuove emozioni.

Una vita da ragazzo fortunato, da uomo fortunato, da vecchio fortunato, dove nella mia strada ho sempre trovato tanta gente, delle persone migliori sono sempre stato geloso del loro rapporto, sempre discreto e mai invadente, perché loro sono sempre i migliori, dei mediocri sempre pronti a volermi cambiare, dominare e gestire, ma restavano sempre mediocri, come i nani che sognano di essere giganti, ma alla fine restano nani, tutti impotenti e senza successo.

Dopo aver scritto undici Libri di Narrativa-Saggistica Autobiografica, mi ero preso del tempo per fare riposare la mente ed il corpo, ma da più parti vengo sollecitato ad elaborare e scrivere il numero dodici, ed accettare la sfida non mi sembra davvero difficile, ma sento il dovere assoluto verso tutti quei lettori che mi conoscono di dire che ci metterò tutto l’impegno.

Non sono mai stato un professionista della scrittura, anche se i tempi di realizzazione avrebbero seguito le mie capacità e non un ordine sparso, come accade spesso con quegli Editori che offrono incentivi e congrui anticipi economici, quale abitudine nel sollecitare i propri scrittori nella produzione delle nuove opere.

Il titolo non era facile da trovare, il tema non doveva essere complesso, la qualità doveva rappresentare il meglio, perché l’ultima opera di ogni autore è sempre la migliore, ed in una sera d’inverno nel mentre mi accingevo a riposare ebbi una illuminazione, ecco far nascere il titolo “SEMPRE PRONTO PER ENTRAMBI”, parlare di un ragazzo libero mai impegnato, nel vivere nella propria solitudine anche quando si trova in mezzo a tanti.

Pensare e Capire erano i miei due alimenti per vivere, senza di loro non sarei mai uscito di casa, mai trattare temi che non si conoscono, resterebbe una verità raccontata tra amici al bar, che darà sorpresa e riflessioni per come un bambino abbia saputo gestire “SEMPRE PRONTO PER ENTRAMBI”.

Tutte le volte che riusciamo a completare un progetto, una storia, un affare importante, una relazione, cioè, riteniamo esautorato un compito, il passo naturale che compiamo in maniera automatica è quella di dare vita ad: UN NUOVO INIZIO.

Questa è la condizione naturale, ma anche se incontriamo un insuccesso, un fallimento, una delusione, reagiamo in egual maniera, con una nuova voglia di fare e ripartire per:

UN NUOVO INIZIO.

Una famiglia che non è riuscita a decollare, per differenze culturali, tradimenti, esigenze diverse, mentalità, la consapevolezza che è stato sbagliato aver approcciato questo istituto, ci pone la soluzione del ripartire per

UN NUOVO INIZIO.

Una malattia che ci dava spacciati, nessuno credeva nella nostra vittoria, ritornare e ripartire, perché la vita è un insieme di occasioni e non puoi mai perderti UN NUOVO INIZIO.

Questi solo alcuni esempi, che calzano un po’ nella vita di tutti, ma la dimensione migliore che non tutti riescono a trovare è interiore, decidere di cambiare radicalmente per essere uomini migliori, ti pone nella condizione di dire sono pronto per UN NUOVO INIZIO.

Popoli di diverse etnie, diversi linguaggi, colore della pelle, ideologie, opinioni politiche, abitudini alimentari e di vita, ma alla fine sempre tutti rappresentati: è il nostro Mondo. E noi ci viviamo dentro come un contenitore pieno di biglie, l'importante e non romperle.

E' un tempo indefinito, quello che scorre tra i 30 minuti ed il compimento dell'ora. Ma anche un chiaro indirizzo che qualcosa debba essere fatta entro quel tempo, amico e nemico della nostra vita, che scandisce i secondi per tutti noi. Tre quarti d'ora un tempo infinito per amare, un tempo limitato per sognare. Buona lettura.

I giorni passano e spesso ti fermi a riflettere sulle cose fatte, realizzate, quanti successi, quanti fallimenti, e sei portato a determinare se il totale sia positivo o negativo. Ti guardi allo specchio, magari con qualche anno in più, e pensi come sia stato possibile tutto ciò, ed è li che ti chiedi: come se fossi io!!!!!!!!!!!!! Hai ancora tanta voglia di fare, perché il tuo Stile ti contraddistingue e la tua classe è unica, saranno gli unici elementi visibili agli altri, che si chiederanno come è possibile.

Tu sei una persona speciale e nessuno lo sa, lo hai tenuto segreto nel posto più intimo che hai, il tuo cuore, e sei felice che gli altri possano chiedersi chi sia riuscito a fare tutto ciò, come se fossi io!!!!!!!!!!

Le storie possono essere di tue tipi: vere o inventate. Poi c'è la terza che è quella Fantasiosa, dove nessuno riesce ad individuare perfettamente dove si trova. Questo Libro Autobiografico, permette ai lettori di tutto il Mondo di poter sognare con la Fantasia, in mezzo ad una verità spesso scomoda ma accettata.

Buona Lettura

Uno dei momenti più importanti nella vita di un'uomo è quello di affrontare le quotidiane difficoltà, e se non ha la fortuna di possedere dell'esperienza diventa facilmente attaccabile e propenso a perdere le sue battaglie.

Le persone non costruiscono le esperienze senza sacrifici, solo un numero eletto di personaggi , come fossero degli  attori, interpretano la parte  dentro il teatro della vita, dove le parti sono già assegnate e la regia è solo uno a farla, Dio.

L'idea di riflettere, pensare prima di parlare e ricordare che quello che porti in tasca è tutto quello che hai, quello che porti nel cuore è quello che puoi dare, quello che porti nella tua mente è infinito.

E' un abitudine estesa dalla maggior parte di utilizzatori di apparati elettronici ed informatici; ma l'autore qui offre un chiaro spunto di riflessione sull'opportunità di riflettere prima di aprire bocca, generando sempre meno stupidità. Io ne sono il primo esempio e a 58 anni non sono riuscito a modificarmi completamente. Però ho ancora una speranza, quale? E' presto detto: mi fermo a riflettere.......che bella soddisfazione.

La capacità di pensare prima di leggere o esprimere giudizi e' raccontata nei secoli dal popolo greco, da cui abbiamo eredita il sapere ed abbiamo ancora bisogno della loro assistenza e insegnamento. Questo libro non e' una lezione scolastica, ma uno spaccato di vita da chi ha spesso disobbedito a pensare ed ha combinato guai..........lasciandosi andare a spendere sorrisi e capitalizzare sugli errori, consigliato a chi vuole sorridere e giudicare.

Le nostre origini ci hanno cambiato parecchio, le persone, gli ambienti, la mentalità, il territorio, sono forti elementi di condizionamento.

Guardando al Mondo i vari popoli hanno dimostrato come volersi manifestare, utilizzando sempre poche parole, ma una forte intensità ed azione, diffidenza e dubbio, guerra e pace.

Volutamente non ho toccato la parola Amore, inflazionata sempre nei discorsi, che anche in assenza di un senso cognitivo, ci riporta alla memoria di qualcosa a cui voler bene, pur mancando di fattori emozionali ed emotivi.

Ma l’amicizia è complessa, una relazione tra due persone, carica di emotività, rispetto e sincerità, e fedeltà, a cui nessuno realmente rinuncerebbe. Ma dove trovarla?

Ci sono quelle passionali, possessive, interessate, amorose, curiose, maligne, basta avere il tempo di fermarsi solo cinque minuti e dire: chi ho accanto? Quando è arrivato?

Uomo e Donna non possono essere amici, lo dice la storia e lo confermo io, anche se ci saranno quelli pronti ad affannarsi nel dire il contrario, per un motivo ben preciso: qualunque sia il tipo pregiato di legno disponibile, vicino al fuoco brucerà sempre e non basteranno le parole, è solo una naturale condizione della vita.